Contemporalis è un’associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 2021 da Roberta Malavasi e Riccardo Valentini, una coppia di collezionisti italiani di arte contemporanea che ha scelto Parigi come luogo di residenza e di lavoro.

La ragion d’essere della loro associazione è quella di creare un ponte tra l’arte contemporanea francese e quella italiana, al fine di rafforzare i già forti legami culturali tra i due Paesi, promuovere il talento di giovani artisti e creatori e far conoscere il loro lavoro oltre i confini nazionali.

Grazie all’impegno dei suoi fondatori, Contemporalis è diventato un centro di sostegno e orientamento per gli artisti francesi e italiani che desiderano sviluppare i loro progetti in una residenza per artisti ed entrare a far parte di una rete di professionisti.

Negli ultimi anni, Contemporalis ha intensificato le sue attività – attraverso l’organizzazione e la partecipazione a eventi e mostre di qualità – per favorire la creazione di relazioni durature e proficue tra artisti e collezionisti, galleristi, curatori e istituzioni culturali pubbliche e private dei due Paesi.

Anche quest’anno, come fin dalla sua nascita, Contemporalis partecipa alla Giornata del Contemporaneo 2023 promossa da Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – che da 18 anni coinvolge musei, istituzioni pubbliche e private, fondazioni, gallerie, studi e spazi d’artista per testimoniare la vitalità dell’arte contemporanea in Italia.

Il tema di questa diciannovesima edizione, che si terrà a Parigi dal 7 al 13 ottobre 2023, è l’ecologia e la sostenibilità: emergenze globali che evidenziano la necessità di ripensare il sistema dell’arte contemporanea attraverso una rinnovata consapevolezza e una più ampia sensibilità.

In quest’ottica, l’immagine guida della Giornata del Contemporaneo 2023 è l’opera “Pa(y)sage Corporel” di Binta Diaw, artista italo-senegalese (nata a Milano nel 1995), scelta dai direttori dei musei AMACI per riflettere sulla necessità di prendersi cura di ciò che ci circonda.

L’immagine proposta da Binta Diaw è il risultato di un lungo percorso di ricerca, che parte dal corpo femminile nero in relazione alle tracce del colonialismo presenti nella società odierna, e si ispira direttamente a un detto popolare in lingua wolof senegalese: “Nit nitay garabam”, che traduce in italiano vuol dire : “L’essere umano è la cura dell’essere umano”.

La parola garab ha un doppio significato, pianta e medicina: attraverso la poesia di questo proverbio tradotto in immagini, l’artista sottolinea il legame inscindibile che unisce l’essere umano alla Natura e viceversa, e la necessità di prendersi cura di tutto ciò che ci circonda come parte integrante di noi stessi e della nostra vita.

Il 7 ottobre 2023, Contemporalis accoglierà nella sua sede Binta Diaw – che si trova a Parigi per un periodo di residenza presso Art Explora – per presentare il suo lavoro a tutti gli Amici dell’associazione.

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