L’ultimo libro di Jonathan Coe « Le cœur de l’Angleterre » è un romanzo esclusivamente politico. L’autore analizza con umorismo, lucidità e chiarezza la storia politica dell’Inghilterra degli anni 2010 e le disillusioni pubbliche e private di una nazione in crisi.

Tutto avviene in un periodo di tempo così speciale che va da aprile 2010 a settembre 2018. Le elezioni generali del Regno Unito del 6 maggio 2010 concedono ai conservatori – i Tories – un forte vantaggio, ma questo non è sufficiente per dotarli della maggioranza assoluta necessaria per entrare al 10 di Downing Street.

Così, per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale, i conservatori hanno dovuto formare con i liberali democratici il primo governo di coalizione. David Cameron e Nick Clegg, leader dei conservatori e dei liberali democratici, sono diventati Primo ministro e vice Primo ministro.

Un anno dopo la formazione di questa coalizione inedita, il Regno Unito è stato ripetutamente coinvolto in disordini urbani. Tutto è partito dal quartiere londinese di Tottenham dove la morte di un giovane, Mark Duggan, ucciso dalla polizia il 4 agosto 2011, aveva scatenato quattro notti successive di violenze e di saccheggi a Londra, ma anche in altre città inglesi: Bristol, Birmingham, Liverpool e Manchester.

Il Primo ministro aveva allora annunciato l’adozione di misure per aiutare alcune popolazioni a prendere parte alla società in modo da evitare nuovi disordini. Con la febbre gioiosa e collettiva dei Giochi Olimpici del 2012, il Regno Unito cerca di dare al mondo intero una nuova immagine e mostrare l’aspetto migliore della gioventù inglese. Ciò arriva al momento opportuno perché questo evento aiuta a dimenticare, momentaneamente, le rivolte del 2011.

Ma è solo un’illusione. La rabbia, la frustrazione e il senso di ribellione di una parte della popolazione britannica covano da tempo. La crisi economica del 2008, segnata dai tagli di bilancio e da pesanti politiche di austerità, ha galvanizzato la frangia euroscettica della popolazione inglese favorevole a una Brexit a tutti i costi.

Il giorno del referendum del 23 giugno 2016, i Britannici voteranno in maggioranza a favore del Leave e sceglieranno di lasciare definitivamente l’Unione europea, dopo 43 anni di adesione.

È quindi in questo contesto torbido, in cui i destini individuali e collettivi oscillano, che ritroviamo i membri della famiglia Trotter e i loro amici, che abbiamo imparato a conoscere nei due romanzi precedenti di Coe: Benvenuti al club (2003) e il Circolo chiuso (2004).

Alla morte dei loro vecchi genitori, Sheila e Colin, Benjamin Trotter e sua sorella Lois si rendono conto improvvisamente che sono diventati adulti. Ora devono uscire dalla loro zona di confort, prendere in mano il loro destino, rimettersi in discussione e affrontare, una volta per tutte, i demoni del passato.

Un cammino difficile ma necessario per uscire da una routine soffocante, per cambiare la loro vita e per diventare altro. Il destino di questi personaggi segue i cambiamenti politici. Le conversazioni tese tra di loro mostrano chiaramente che ciascuno di loro ha difficoltà a capire come una democrazia aperta, cosmopolita, tollerante, pragmatica come quella della vecchia Inghilterra sia caduta nella trappola di un populismo inquietante. Come è potuto succedere tutto ciò?

Per Coe, tutto è cambiato in Inghilterra nel maggio 1979 con l’arrivo al potere di Margaret Thatcher, e quarant’anni dopo il paese sta pagando le conseguenze perché i Britannici sono più divisi che mai. I giovani studenti, i laureati, i cittadini, che hanno votato contro la Brexit, sono molto arrabbiati con le persone anziane e gli abitanti delle campagne, che hanno fatto la scelta opposta, ma anche con il Primo Ministro David Cameron.

Coe critica apertamente il comportamento del tutto irresponsabile di David Cameron, che ha perso la sua scommessa di uscire rafforzato dal referendum del giugno 2016. Ma più in generale, critica la classe politica inglese contemporanea composta da giovani formati nelle migliori scuole e università del Regno Unito.

Con i loro meritati diplomi di laurea e una rete influente di conoscenze, questi utilizzano gli specialisti in comunicazione e marketing politico – completamente asserviti alla loro causa – per bruciare tutte le tappe e accedere rapidamente al potere.

Questa elite di persone ambiziose manca però di cultura e di visione politica e soprattutto dimostra di non conoscere le molteplici dimensioni: storica, politica, sociale e culturale delle regioni e dei dipartimenti della vecchia Inghilterra

La loro mancanza di lungimiranza ha alimentato un senso di ingiustizia e l’efflorescenza di tensioni sociali e xenofobe in tutto il paese. Ma le preoccupazioni legate all’instabilità economica, all’immigrazione e alla mancanza di presa di decisione da parte dei politici hanno ormai toccato altre democrazie occidentali: gli Stati Uniti hanno scoperto la brutalità della presidenza di Donald Trump, e la Francia e l’Italia hanno dovuto confrontarsi rispettivamente con il movimento dei Gilet Gialli e il movimento Cinque Stelle.

Per fuggire dalla Brexit, Benjamin e Lois Trotter decidono di lasciare il loro paese, che amano profondamente, per rifarsi una nuova vita in Francia. Anche questa volta hanno scelto di stabilirsi in un vecchio mulino che si trova ai bordi del fiume Sorgue, non lontano dalla sua sorgente a Fontaine-de-Vaucluse.

Consapevole del fatto che il processo della Brexit è ormai irreversibile, Coe sembra voler investire la Francia di una missione importante: pilotare la costruzione di una nuova Europa.

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