Il Financial Reporting Council (FRC) ha pubblicato, il 22 gennaio 2024, una nuova versione del Codice di governo societario che fa seguito a una consultazione pubblica svoltasi dal 24 maggio 2023 al 13 settembre 2023 e che ha coinvolto oltre 5000 parti interessate.
La versione aggiornata del Codice di governance non introduce modifiche di rilievo. Il FRC, a seguito delle pressioni esercitate dalla Borsa di Londra e da altri attori della City, ha deciso di abbandonare l’idea iniziale di inasprire le disposizioni in materia di governo societario – che secondo alcuni specialisti sono già molto esigenti – e di concentrarsi su alcuni aspetti dell’attualità che possono avere un impatto sul funzionamento dei consigli.
L’approccio scelto mira a promuovere la competitività delle imprese britanniche, a migliorare la trasparenza nei confronti degli investitori stranieri e dei mercati e a rafforzare l’attrattiva e gli interessi economici del Regno Unito, che, nonostante le incertezze della Brexit, rimane la principale piazza finanziaria mondiale.
Il Codice aggiornato entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, ad eccezione della disposizione n.29 relativa alla gestione dei rischi e al controllo interno che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.
Il periodo di un anno concesso alle imprese quotate è necessario per consentire a tali entità di adattare le loro strategie di governance e di migliorare la qualità e l’efficacia dei dispositivi di controllo interno e di gestione dei rischi.
Novità introdotte dal UK Corporate Governance Code 2024
L’UK Corporate Governance Code si applica alle società quotate alla Borsa di Londra. Il testo si compone di principi abbastanza flessibili, concepiti al solo scopo di facilitare l’adesione e l’effettiva integrazione di pratiche di buona governance all’interno delle imprese interessate.
Il Codice si ispira al principio «comply or explain» che incoraggia gli amministratori a fornire spiegazioni dettagliate e sufficientemente chiare affinché gli azionisti e le altre parti interessate comprendano il motivo per cui il consiglio ha deciso di non applicare una o più disposizioni del Codice.
Gli amministratori hanno così l’opportunità di fornire informazioni agli investitori e ai mercati, di spiegare che prendono sul serio la governance e la gestione dei rischi e di dimostrare che l’azienda è ben governata e si conforma alla legge, ai regolamenti, ai principi del Codice di governance e allo statuto.
L’UK corporate governance code si articola attorno di 5 sezioni: 1) Board leadership and company purpose, 2) Division of responsibilities, 3) Composition, succession and evaluation, 4) Audit, risk and internal control, et 5) Remuneration.
Strutturate in «Principi» e «Disposizioni», queste 5 sezioni trattano tutti gli aspetti legati all’organizzazione e al funzionamento del consiglio di amministrazione. Detto questo, le principali novità introdotte dal Codice aggiornato si riassumono come segue[1]:
Section 1 – Board leadership and company purpose
Il principio C e la disposizione 2 del Codice sono stati modificati. È ormai stabilito che la relazione annuale deve concentrarsi sulle decisioni prese dal consiglio per migliorare la performance dell’impresa, mettendo in evidenza i risultati ottenuti. Naturalmente, questi devono essere in linea con la strategia e gli obiettivi a lungo termine dell’azienda.
Il Codice aggiornato richiama in particolare l’attenzione sul fatto che una delle principali responsabilità del consiglio è di promuovere la cultura d’impresa e di monitorarne l’evoluzione. Il consiglio deve accertarsi che i principi e valori dell’impresa siano stati effettivamente integrati nell’organizzazione e nei rapporti con le parti interessate.
Section 3 – Composition, succession and evaluation
In questo ambito, il principio J e la disposizione 23 del Codice sono stati modificati. D’ora in poi, le politiche aziendali non devono limitarsi a privilegiare determinati gruppi specifici, ma devono promuovere e integrare pratiche che favoriscano la diversità e l’inclusione nell’organizzazione. È una delle chiavi del successo di una buona strategia di governance d’impresa. Il consiglio potrà quindi adottare e attuare ulteriori iniziative per raggiungere questo obiettivo e creare le condizioni necessaire per attirare e trattenere i migliori talenti, aumentare la competitività dell’impresa e migliorare le relazioni con le parti interessate.
Per quanto riguarda la valutazione del consiglio, il codice aggiornato sostituisce la nozione di «valutazione del consiglio» con una formula più pertinente di «valutazione della performance». Questa modifica mira a rafforzare gli obblighi di trasparenza nei confronti degli azionisti e degli investitori. D’ora in poi, la relazione annuale dovrà includere informazioni chiare sulla metodologia e sugli indicatori utilizzati per valutare la performance generale del consiglio e la capacità degli amministratori di prendere le decisioni giuste. I risultati così ottenuti potranno essere utilizzati per migliorare, nell’ambito del processo di selezione, la futura composizione del consiglio.
Section 4 – Audit, risk and internal control
La principale novità riguarda la gestione dei rischi e il controllo interno. I principi O e le disposizioni 25, 26 e 29 del Codice di governo societario sono stati modificati. È stato stabilito che il consiglio deve stabilire e mantenere un quadro efficace di gestione dei rischi e di controllo interno. Di conseguenza, il consiglio deve effettuare una valutazione approfondita dei rischi emergenti e principali per determinare la soglia di rischio che l’impresa è disposta a tollerare per raggiungere i suoi obiettivi strategici a lungo termine.
Sono stati inoltre precisati il ruolo e le responsabilità del comitato d’audit. A questo proposito, il Codice aggiornato prevede che la relazione annuale deve fornire le informazioni sui compiti svolti dal comitato di audit e descrivere, in modo dettagliato, le misure attuate per evitare sovrapposizioni tra il comitato di audit e i revisori dei conti esterni.
Il consiglio di amministrazione deve assicurare una sorveglianza continua dei sistemi di controllo interno e della gestione dei rischi e deve riesaminarne, almeno una volta all’anno, la loro efficacia. In termini di trasparenza, la relazione annuale deve contenere le seguenti informazioni:
- Una descrizione dettagliata del modo in cui il consiglio ha monitorato ed esaminato l’efficacia dei dispositivi di controllo interno e di gestione dei rischi
- Una dichiarazione attestante l’efficacia dei controlli effettuati alla data di chiusura dell’esercizio
- Una descrizione dettagliata di tutti i controlli e le disfunzioni constatati alla data di chiusura dell’esercizio, nonché una descrizione delle misure adottate o proposte al consiglio per migliorare i dispositivi di controllo interno e di gestione dei rischi.
Queste nuove disposizioni – come già sottolineato in precedenza – entreranno in vigore a partire dal 1º gennaio 2026.
Section 5 – Remuneration
Il Codice aggiornato insiste sul fatto che le retribuzioni degli amministratori devono essere allineate alla performance a lungo termine dell’impresa. Per quanto riguarda le remunerazioni variabili, i nuovi articoli 37 e 38 del Codice precisano che i contratti che coprono la remunerazione degli amministratori devono includere le clausole di «malus» e di «clawback».
Il consiglio di amministrazione deve fornire nella relazione annuale informazioni sufficientemente dettagliate sulle circostanze in cui le clausole «malus» e «clawback» possono essere utilizzate, ma anche sulle modalità di restituzione delle somme indebitamente percepite.
Aggiornamento delle linee guida del FRC
Per accompagnare le imprese quotate britanniche nell’attuazione dei principi contemplati dal Codice aggiornato, il 29 gennaio 2024 il FRC ha pubblicato anche le nuove linee guida «Guidance on Board Effectiveness 2024»[2].
Lo scopo di queste linee guida è di stimolare la riflessione degli amministratori sul modo in cui esercitano il loro mandato. La buona governance non è un elenco di caselle da spuntare per evitare di commettere errori, dal momento che non esiste una governance ideale.
Ciascun consiglio deve interrogarsi e scegliere il modo di governance più adatto alle esigenze dell’impresa. Sono gli amministratori che devono prendere l’iniziativa e garantire che le pratiche adottate siano ben integrate all’interno dell’organizzazione e che gli investitori e i mercati dispongano delle informazioni necessarie per valutare le motivazioni illustrate nella relazione annuale, in applicazione del principio «comply-or-explain».
Concepite come strumento pedagogico e dinamico, le linee guida del FRC contengono consigli pratici, informazioni supplementari, nonché numerosi esempi di buone pratiche riguardanti l’applicazione dei diversi principi di governance di cui all’UK corporate governance code.
In questa nuova versione delle sue linea guida, il FRC ha tenuto conto delle riflessioni degli attori della Piazza di Londra, che hanno ampiamente contribuito all’elaborazione del codice aggiornato.
Tra le novità, va notato che, per la prima volta, le linee guida prevedono una sezione specifica dedicata all’istituzione e al funzionamento dei comitati specializzati del consiglio di amministrazione, proponendo, in tale ambito, una serie di buone pratiche da implementare.
Le altre innovazioni riguardano, ovviamente, i principi e le disposizioni modificate e integrate nel Codice di governance aggiornato. I punti sensibili individuati, sui quali gli amministratori dovranno riflettere attentamente, sono i seguenti: la valutazione della performance del consiglio e dell’impresa, l’efficacia dei dispositivi di controllo interno e di gestione dei rischi, e il rafforzamento della vigilanza sulle attività del comitato d’audit e dei revisori esterni.
Delusione degli attori della Piazza di Londra
La revisione del Codice di governo societario era molto attesa dagli attori della City. Ma coloro che speravano di assistere a un cambio di direzione – dopo il crollo di Carillion e lo scoppio di altri scandali (BHS, Thomas Cook e Patisserie Valerie) – sono rimasti molto delusi.
Consapevole dell’urgente necessità di risolvere questi problemi e di evitare in futuro altri scandali di questo tipo, il governo britannico ha deciso di riformare il settore dell’audit, riconoscendo la necessità di sottoporre le Big Four (le grandi società di contabilità: Deloitte, EY, KPMG e PwC) a una maggiore concorrenza, e migliorare la governance d’impresa.
A partire dal 2018, il governo britannico ha commissionato tre studi indipendenti, che sono stati realizzati da FRC, CMA (Autorità per la concorrenza e il mercato) e Sir Donald Brydon.
Nel 2021 il governo ha pubblicato un libro bianco intitolato: Ristabilire la fiducia nell’audit e nella governance d’impresa – che ha raccolto le conclusioni formulate degli esperti indipendenti[3] – e ha avviato una consultazione pubblica, che ha ricevuto oltre 600 risposte.
Al termine delle consultazioni, il governo ha finalmente presentato, nel maggio 2022, la sua road maps sulla riforma dell’audit e della governance d’impresa, ispirata alla legge Sarbanes Oxley Act (SOX)[4].
Il testo persegue l’obiettivo di sostituire il FRC con l’ARGA (Autorità di audit, reporting e governance) e di rafforzare i controlli sull’attività dei revisori. Questo nuovo organismo indipendente avrà poteri più ampi e sarà incaricato in particolare di:
- Promuovere la trasparenza del mercato e garantire la tutela degli investitori
- Assicurare una maggiore vigilanza sulla professione dei revisori
- Nominare e rinnovare l’incarico dei revisori contabili negli enti di interesse pubblico (EIP)
- Migliorare la trasparenza e la qualità dei controlli di audit all’interno degli enti interessati.
Con grande sorpresa generale, la proposta di riforma dell’audit e della governance d’impresa non è stata inclusa nel discorso del trono al Parlamento, del 7 novembre 2023, che apre la sessione parlamentare ed elenca i testi legislativi che saranno discussi nel corso della prossima legislatura.
È chiaro che con questa decisione il Parlamento ha deliberatamente scelto di far cadere nel limbo la proposta di legge. Non vi è alcuna possibilità che possa essere attuata prima delle elezioni generali di gennaio 2025.
Tenendo conto di questo contesto, il FRC ha dovuto ridimensionare le sue ambizioni iniziali. La versione aggiornata del Codice di corporate governance – come già detto – non è abbastanza ambiziosa, in quanto prevede un numero limitato di modifiche.
Il cambiamento di direzione del Parlamento ha sollevato qualche critica da parte di alcuni attori della City (in particolare le due associazioni di categoria: ICAEW e ICAS) che hanno espresso la loro delusione per l’occasione mancata.
Certo, hanno accolto positivamente le iniziative attuate dal FRC, che a loro avviso vanno nella giusta direzione nonostante il clima politico poco favorevole. Ma a parte questo relativo successo, rimangono convinti che senza l’adozione di una legislazione primaria in materia di audit e di governance d’impresa, il FRC non può fare molto per aumentare la concorrenza sul mercato dei servizi di audit e garantire la qualità dei controlli di audit.
Un’altra osservazione riguarda il fatto che il codice aggiornato non è armonizzato con i nuovi principi di corporate governance del G20 e dell’OCSE, modificati lo scorso giugno 2023. Non sono stati introdotti dei miglioramenti significativi sulle questioni relative ai criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), che hanno ormai acquisito un’importanza cruciale nei modi e nelle pratiche di buona governance, permettendo di valutare l’efficacia della strategia di durabilità dell’impresa.
gp@giovannellapolidoro.com
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[1] Il documento è disponibile qui
[2] Il documento è disponibile qui
[3] Il documento è disponibile qui
[4] La legge Sarbanes Oxley Act è stata adottata, nel luglio 2002, dagli Stati Uniti in seguito al fallimento del gruppo Enron.