Il 14 gennaio 2020, la Commissione europea ha presentato il « Piano d’investimento per un’Europa sostenibile » che ambisce a finanziare dei progetti per lottare contro il cambiamento climatico e ad aiutare le regioni le più colpite dalla transizione ecologica in Europa.

Questo piano persegue l’obiettivo di realizzare un Patto Verde per l’Europa (New Green Deal europeo) e fare dell’UE una economia a impatto climatico neutro da qui al 2050.

La nuova strategia messa a punto dalla Commissione europea mira dunque a trasformare l’UE in una società più giusta e prospera, dotata di una economia moderna, efficace nell’utilizzazione delle risorse e competitiva, in cui le emissioni di gas ad effetto serra saranno azzerrate nel 2050, in cui l’ambiente e la salute dei cittadini saranno protetti, e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’utilizzazione delle risorse.

Naturalmente, come ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von de Leyen

 il costo della transizione sarà elevato, ma il costo dell’inazione sarà molto più elevato.

In assenza di misure per contrastare il cambiamento climatico, l’UE dovrà confrontarsi con delle sfide importanti economiche e ambientali. Più noi attendiamo, più sarà difficile raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e più gli sforzi necessari saranno costosi.

Per sostenere questo progetto ambizionso, il Piano d’investimento del patto verde per l’’Europa metterà a disposizione almeno 1.000 miliardi d’investimenti pubblici e privati nei prossimi 10 anni. La metà di questi fondi dovrebbe provenire dal bilancio dell’UE Tutti gli Stati membri, tutte le regioni e tutti i settori dovranno contribuire a questa transizione. Ma la sfida non è la stessa per tutti.

In particolare, la Commissione europea ha identificato i meccanismi per una giusta transizione, che si baseranno su tre fonti di finanziamento principali :

  • Un Fondo per una transizione giusta : che serà dotato di 7,5 miliardi di euro. Questo Fondo fornirà delle sovvenzioni alle regioni. Servirà ad aiutare, per esempio, i lavoratori ad acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per il mercato del lavoro di domani. Ma anche le PMI, le start-up e i vivai d’impresa a creare delle nuove prospettive economiche in queste regioni. Il Fondo sosterrà ugualmente gli investimenti nella transizione verso une energia più pulita, per esempio, in materia di efficienza energetica.
  • Un dispositivo specifico per una giusta transizione nell’ambito d’InvestEU, con l’obiettivo di mobilitare fino a 45 miliardi di euro di investimenti.
  • Un sistema per facilitare il prestito al settore pubblico da parte della Banca europea di investimento, con l’obiettivo di mobilitare da 25 a 30 milliardi di euro di investimenti. Questo strumento sarà utilizzato per finanziare dei prestiti nel settore pubblico, per esempio, per effettuare degli investimenti nelle reti di riscaldamento urbano e nella ristrutturazione degli edifici.

Il meccanismo per una transizione giusta non si limiterà alla concessione di finanziamenti: la Commissione europea si avvarrà di una “piattaforma per una transizione giusta” per fornire una assistenza tecnica agli Stati membri e agli investitori. Inoltre, la Commissione europea si impegna a fare in modo che le comunità, le autorità locali, i partners sociali, e le organizzazioni non governative si associno e partecipino attivamente al processo di transizione per fare dell’Europa il primo continente al mondo ad impatto climatico neutro.

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